razza umana
Pensare con la propria testa senza lasciarsi condizionare, è indice di coraggio. ( Mahatma Gandhi )
domenica 4 marzo 2012
est-4 marzo 2012
Sono nere le baracche stamattina
al risveglio della luce mista al mare
e sul porto di legni ormai bruciati
plastiche rapprese sui cancelli
fonde rivolo latrine aperte al cielo
rumorosi artigli tra i cespugli
sono topi che s'inseguono tra gatti
e quegli uomini con donne spaventati
per paura e per l'aria di diossine
neri ad est nell'incontro con la morte
di sfuggita con la falce appesa al collo
e ritornano i ragazzi con le madri
sono Rom nel campo piu' centrale
a dividere le scarpe e piu' lattine
e' il bottino fregato all'opulenza
del mercato vomitatutto
pino de stasio
pubblicata da Pino De Stasio
domenica 4 marzo 2012
alle ore 0.20 ·
martedì 10 gennaio 2012
Cinzia Cerè
SONO PREOCCUPATA...LA CRISI, LA POVERTA' E IL DISAGIO, CREANO REAZIONI INVERSE.
INVECE DI CONDANNARE CHI CI RIDUCE IN QUESTE CONDIZIONI (POLITICI, BANCHIERI,EVASORI,ECC), STO NOTANDO IN DIVERSE BACHECHE, CHE C'E' UN LIVORE E UN'ACCANIMENTO VERSO IMMIGRATI E ROM....LA VECCHIA E RINOMATA GUERRA DEI POVERI??? OPPURE IL VIGLIACCO ATTEGGIAMENTO DI TORMENTARE OSTENTATAMENTE SEMPRE GLI OPPRESSI??? RIUSCIREMO MAI A DIVENTARE UN POPOLO CIVILE CON UNA MENTE VERSO IL FUTURO E NON RIVOLTA AL MEDIOEVO???? MAH!!!
TOGLIERO' L'AMICIZIA OVUNQUE VEDRO' DISCRIMINAZIONI VERSO IMMIGRATI, ROM O ALTRO.
giovedì 5 gennaio 2012
di che razza e' la tua lingua ?????
Che “razza” di lingue
By ilsimplicissimus
Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
Trovo inquietante l’accanimento dei due estensori dell’articolo di Repubblica sulla rapina a Roma (nell’edizione cartacea, quella online è meglio) a sottolineare le nazionalità delle persone coinvolte.
Che rimarchino il fatto che la moglie sopravvissuta, non parlando bene l’italiano, abbia frainteso la richiesta dei rapinatori (uno che urla, indicando la borsetta e puntandoti la pistola in faccia, chissà cosa vorrà?).
Che il marito abbia urlato “forse nella sua lingua” subito prima di essere “fulmineamente” freddato (chissà cosa cambiava se avesse urlato in italiano accademico).
Che il testimone che ha subito chiamato il 112 e il 118 sia bengalese (e non si capisce se i cronisti pensino che abbia capito il grido in cinese e dovrebbero guardarsi un atlante, o si complimentassero per il fatto che, pur essendo bengalese, sia miracolosamente riuscito a telefonare, ben due volte).
Mi sfugge la ratio di queste sottolineature, salvo continuare a soffiare sul fuoco dell’intolleranza, forse per compiacere chi dirà “beh, erano solo cinesi”, forse solo per poter aggiungere un bel po’ di aggettivi a un fatto di cronaca, ahimè, tragicamente scarno: due morti per terra e una famiglia distrutta, indipendentemente dall’origine.
E, come già dissi dopo la strage di Firenze, il sangue sulla strada ha sempre lo stesso colore.
venerdì 16 dicembre 2011
giovedì 15 dicembre 2011
Vittorio Barbanotti:
PER RABBIA, PER IDEALI, PER SOLIDARIETA', MA SOPRATTUTTO PER VERA E SINCERA AMICIZIA.. ANCHE OGGI , COME IERI E COME SARA' ANCHE DOMANI , CI SENTIAMO TUTTI UN PO' PIU' SENEGALESI DEL SOLITO.. SIAMO CON VOI FRATELLI!!!
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I rom, nostri fratelli
15-12-2011 di Tobia Di Giacomo
Fonte: Città Nuova
Chi lavora da anni come volontario nei campi nomadi racconta di una grande umanità
Torino si è fatta trascinare ancora una volta nella violenza razzista contro rom e sinti. Una storia purtroppo come tante altre che dovrebbe far riflettere sull’emergenza culturale del nostro Paese, che molto spesso considera quasi normale l’essere razzisti contro gli “zingari” o i “nomadi”. Abbiamo chiesto a una volontaria, Carla, che da molti anni opera nei campi rom torinesi di raccontarci quale è la situazione all’indomani dell’incidente delle Vallette.
«C’è paura - dice Carla - ma c’è anche un senso del “così è la vita”. Rom e sinti sanno di non essere ben accetti, ma proseguono con la loro vita. Noi intanto continuiamo a lavorare in una realtà molto ricca di umanità. Sappiamo che la convivenza è possibile solo con il rinforzo della rete sociale esistente intorno ai campi e alle comunità sinti, che devono comunque sentirsi accolti in spazi usati da tutti e non riservati a loro in modo esclusivo e ghettizzante».
Il lavoro con le comunità dei campi nomadi presenta una variabilità di situazioni che lascia spesso disorientati, ma che è anche una grande ricchezza. «Gli “zingari” fanno clamore perché fanno paura - continua Laura -. Eppure si tratta di una minoranza, che spaventa anche chi amministra. Si respira una gran confusione riguardo a questo argomento anche nel mondo politico e amministrativo, con inevitabili ripercussioni nella gestione dell’accoglienza e nell'inclusione sociale». Qual è allora il motivo di tanto clamore e di tanta paura? «Forse perché spesso rom e sinti sono al centro di notizie di cronaca, talvolta amplificate. Forse perché meno si conosce una minoranza, più questa intimorisce. Forse perché da parte di nessuno di noi c’è stato un interessamento, una reale curiosità verso l’unicità di questa cultura, e forse perché si tratta del caso più eclatante in cui si evidenzia la difficoltà della società odierna a dialogare con culture e approcci esistenziali diversi dai propri. Tanti motivi, ma l'essenziale è che resta una generale diffidenza e un pericoloso isolamento».
Invece l'esperienza di Carla e di tanti volontari racconta di fatiche ma di una grande umanità e di incontri importanti.
«Per poter accogliere questo popolo, per poter incontrare le persone, è necessario affacciarsi in primo luogo al loro mondo, così vicino ai nostri luoghi e così lontano dalla nostra comprensione. Non fermiamoci alla soglia dei problemi che gli “zingari” portano, ma spingiamoci un po' più in là a conoscere la loro storia».
Per Carla come per tanti altri la loro presenza è anche un segno stimolante anche al punto di vista evangelico. «Dobbiamo avvicinarsi a questa realtà itinerante con rispetto, con un punto di vista sapiente, che ci riporti all’origine del nostro essere popolo di Dio nell’atteggiamento biblico di porci in ricerca, in cammino con loro. Mettere in rete le esperienze maturate con gli “zingari”, tentarne di nuove, convertire il cuore alla disponibilità verso un incontro reale e libero da preconcetti può essere un cammino di accoglienza».
Quali sono i tratti essenziali che incontrate nella loro cultura? «Tanti e diversi - continua Carla - ma direi per esempio che il nomadismo è una visione del mondo, che si concretizza in un atteggiamento esistenziale di precarietà nei confronti della vita. Questo si traduce spesso in chiusura, in paura dell’assimilazione, ma anche in un fortissimo ed esemplare senso della famiglia e della dimensione religiosa. La famiglia zingara è un centro vitale in cui la coscienza e la memoria collettiva plasmano i giovani, ma quando si parla di famiglia, bisogna ricordare che si tratta di una famiglia allargata. Il rapporto con Dio è dato per scontato, e si traduce in una relazione affettiva e immediata con l’Onnipotente che cura e protegge la vita, soprattutto quando si è in difficoltà».
Dalle parole di Carla emerge dunque una voglia di tanti di un reale incontro con questo popolo, in un ascolto che rispetta le loro vita, il loro stile e che va al di là della cultura del sospetto e della diffidenza.
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Le prostitute: Tassateci, vogliamo aiutare !
www.enricoberlinguer.it
La proposta arriva direttamente da una prostituta che ha lanciato la proposta dalle colonne del Gazzettino.
Marina:
in Italia, la legalizzazione della prostituzione porterebbe tanti miliardi di euro nelle casse dello Stato.
Rosalba Barone:
... pero'????!!
Rosangela Pini:
Si propongono pure loro, tranne i nostri parlamentari però!!!
Bianca Scalera:
CHI NON PARTECIPA ATTIVAMENTE, CHI NON SI ESPONE E RISCHIA IN PRIMA PERSONA, CHI NON HA IL CORAGGIO DI RIBELLARSI, CHI NON PARTEGGIA, CHI NON SI SCHIERA,CHI IPOCRITAMENTE ABBASSA IL CAPO O GIRA LO SGUARDO NON HA ASSOLUTAMENTE NESSUN DIRITTO DI LAMENTARSI !!
VOI SIETE LA ROVINA DI TUTTO !
SERVI INERMI E IPOCRITI DI QUESTO SISTEMA CHE CI VUOLE TUTTI ATTORI PASSIVI DI QUESTO IMBARBARIMENTO E REGRESSO CULTURALE E SOCIALE !
ALMENO STATE ZITTI !
ODIO L'INDIFFERENZA, ODIO GLI INDIFFERENTI !
sabato 10 settembre 2011
sabato 25 giugno 2011
Ad Acerra Difesa Ambientale
ACERRA:
SEQUESTRATI DUE AUTOCOMPATTATORI PROVENIENTI DA SCAMPIA CHE TRASPORTAVANO RIFIUTI SPECIALI INSIEME AL TAL QUALE
pubblicata da Gennaro Esposito il giorno sabato 25 giugno 2011 alle ore 14.30
PRESIDIO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI COMITATI CITTADINI
PER LA SALVAGUARDIA DI DI ACERRA
Fed. Assocampaniafelix – Donne del 29 Agosto – Pastori Cannavacciuolo – Osis
genesp@libero.it - 330873073
COMUNICATO STAMPA DEL 25 GIUGNO 2011.
ACERRA: SEQUESTRATI DUE AUTOCOMPATTATORI PROVENIENTI DA SCAMPIA CHE TRASPORTAVANO RIFIUTI SPECIALI INSIEME AL TAL QUALE
Stavano per sversare nel sito allestito dalle autorità regionali della ItalAmbiente in Area Asii.
Acerra – Il presidio delle associazioni e dei comitati ambientalisti del comune di Acerra hanno fatto fermare stamane e sottoposti a verifca da parte delle forze dell’Ordine e dell’Arpac, due auto- compattatori dell’Asia carichi di tal quale provenienti da Scampia, che dovevano sversare intorno alle 12 nel sito della ItalAmbiente Srl su ordine delle Autorità regionali. I compattatori trasportavano tre pneumatici, cassette di plastica, un grosso contenitore di vernice fresca e rifiuti speciali ospedalieri che, a noma di legge, trattasi di rifiuti speciali pericolosi. Sul posto sono stati chiamati i Vigili Urbani coordinati dal maresciallo Liguori e la locale Polizia di Stato, agli ordini del vice-questore Di Mauro.
“Questo materiale non poteva proprio essere caricato sugli automezzi dell’Asia – ha dichiarato Gennaro Esposito, delegato dell’Assocampanifelix – E’ rifiuto speciale a tutti gli effetti, che doveva essere scartato sul posto di raccolta dagli ispettori dell’Asia”.
“Non consentiremo a nessuno di sversare rifiuti speciali ad Acerra – ha commentato Alfonso Maria Liguori, presidente dell’Osis – La nostra città va tutelata, anche se i politici latitano da anni”.
Combattive come sempre le Donne del 29 agosto, accorse stamane sul sito e pronte a dare una mano quando si tratta di lottare per la salute e l’ambiente. “E’ vergognoso che si sversi in un capannone il tal quale – ha denunciato Virginia Petrellese – in un sito non idoneo per lo sversamento. La Regione ha in passato accertato che l’area è inquinata per precedenti sversamenti di rifiuti speciali e quindi va bonificata”. “Ma ecco che per incanto – rincalza Liguori – le autorità hanno decretato la riammissibilità funzionale del sito…”. Il Presidio permanente delle associazioni e dei comitati era stato insediato gia’ nelle prime ore di venerdì mattina, dopo che le autorità avevano annunciato gli sversamenti del tal quale napoletano.
“Noi si spera che non si continui a sversare alla cieca rifiuti tal quali e speciali insieme, la salute pubblica è fortemente a rischio nella nostra città”. Attesi nelle prossime ore i tecnici verificatori dell’Arpac che dovranno verbalizzare quanto di anomalo sarà rinvenuto nei compattatori. All'interno dei capannoni della Italambiente stazionano allo stato circa tremila tonnellate di rifiuti tritovagliati e 1500 tonnellate di rifiuti tal quale, senza adeguati teli di protezione.
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Romina Giraudo
QUELLI CHE DICONO : " ORA BASTA ! "
....Ho visto la folla celebrare la fine di una dittatura durata quarantacinque anni. Ho sperimentato le enormi energie che si scatenano quando si osa superare la paura, l'istinto di sopravvivenza, per una meta che trascende l'individuo. Ho pianto molto, m...a ho anche riso molto. Ho conosciuto la gioia di abbandonare l'io e abbracciare il noi. In tempi come questi in cui è così facile cadere nel cinismo, non credere a niente, rifiutare i sogni prima che questi abbiano la possibilità di mettere ali, scrivo queste memorie in difesa di quella felicità per la quale vale la pena vivere e persino morire. Gioconda Belli Il Paese sotto la pelle. " Finchè l'uomo sfrutterà l'uomo, finchè l'umanità sarà divisa in padroni e servi ci sarà nè normalità nè pace " " Chi si scandalizza è sempre banale ma, aggiungo, è anche sempre male informato". P.P.Pasolini " Libertà è partecipazione " G.Gaber Questa pagina ama Faber...... In direzione ostinata e contraria Questa pagina ama lo spirito e la cultura degli Indiani d'America. Popolo dignitoso, un messaggio universale di spiritualità e armonia.
https://www.facebook.com/home.php#!/pages/QUELLI-CHE-DICONO-ORA-BASTA-/211754698851459
HO CONDIVISO QUESTA NOTA ...PREGO TUTTI ANCHE CHI E' FUORI REGIONE DI FARE ALTRETTANTO E DI LEGGERE PERCHE' A NAPOLI SI BOICOTTA UN SINDACO PER COMMISSARIARLO..E' IMPORTANTE!! MA NOI NON LO PERMETTEREMO!!
dalla Piazza: OGGI 21/06...Rifiuti e Commisariamento e
Con diversi amici ci si è visti in Piazza Plebiscito davanti alla prefettura.Vi riassumo la situazione facendo una premessa:entro il 30 giugno la giunta deve per legge approvare il Bilancio Comunale altrimenti Luigi verrà rimosso ed il governo della città sarà affidato ad un Commissario per circa un annetto dopodichè saranno indette nuove elezioni. Capirete dunque che le "forze del male" hanno tutto l'interesse ad ostacolare in tutti i modi Luigi.
Detto questo, il principale argomento di discussione stasera è stato cercare di capire se un'eventuale azione dei cittadini, tipo occupare Piazza Montecitorio con sacchetti di spazzatura, potesse essere utile o di ostacolo all'operato della giunta. Il dilemma è stato sciolto dalla Sig. Elena Coccia, vice presidente della giunta comunale, che ci ha raggiunto in Piazza portandoci notizie direttamente da Palazzo San Giacomo dove tutt'ora si sta svolgendo una riunione.
La Sig. Coccia ci ha detto che Luigi le ha riferito ( usando più o meno queste parole):
E' in atto un tentativo di boicottaggio che mira a portare il Comune al Commissariamento. Domani sarà un giorno cruciale, se non si trova una soluzione al problema, Luigi insieme alla giunta ed ai consiglieri di maggioranza si recheranno a Roma per protestare in una forma ancora da definire. Alla mia domanda diretta: un'eventuale azione organizzata dei cittadini sarebbe gradita o meno, la Sig. Coccia ha risposto che Luigi è assolutamente favorevole a tutti i tipi di iniziativa popolare che avvengano nel rispetto della legge e che possano sostenere la giunta.
In sostanza per ora si resta in attesa di ciò che accadrà domani, probabilmente ci si vede di nuovo domani sera verso le 19 a piazza plebiscito per discutere di quanto sarà deciso a livello istituzionale.Ripeto per chi non l'avesse ancora capito che il problema dei rifiuti a Napoli è un problema nazionale (leggete la nota sui rifiuti che ho scritto ieri).
Perchè Roma? Perchè il Governo ha rimandato a giovedì prossimo, a causa dell'opposizione di Calderoli, la discussione di un decreto che permetteva di trattare i rifiuti solidi urbani come rifiuti speciali. I rifiuti speciali possono esere trasportati facilmente fuori regione, in quanto, il Comune può direttamente contattare le aziende che in Italia si occupano di questo tipo di smaltimento senza dover passare per regioni, province e comuni (il che farebbe perdere tantissimo tempo).
Se leggete la mia nota capirete che l'unica soluzione che abbiamo per uscire dall'emergenza, a meno dell'apertura di nuovi siti di trasferenza, è che il Governo intervenga per approvare quel decreto. In sostanza serve, a mio avviso, che per circa sei mesi ci sia data questa possibilità, nel frattempo si fa partire la differenziata e si costruiscono gli impianti di compostaggio. I soldi per la differenziata ci sono, circa 145 milioni di euro bloccati a bruxelle, a causa dell'emergenza in atto!!!
E' un cane che si morde la coda!!! Per me l'Italia è una sola nel bene e nel male, vedasi Lampedusa, multe quote latte allevatori del nord, l'Aquila, le alluvioni nel nord est, ecc.... Quindi anche l'emergenza rifiuti è un problema nazionale, ed è una vergogna che un Ministro della Repubblica Italiana (Calderoli), quindi di tutti gli Italiani, si opponga al decreto mettendo a rischio la salute di molti cittadini NAPOLETANI!!!!!
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